Quando le creatività si uniscono nascono bellissime collaborazioni. Già anni fa Samantha Peluso e la sua accademia erano state coinvolte nel realizzare dei make-up particolari su delle modelle di eccezione: le Marie. In questo modo si dava l’opportunità ai giovani allievi di sperimentare, di mettersi alla prova, per creare dei look pensati e sviluppati dalla maestra e realizzati nel migliore dei modi.
Quest’anno il tema era una sorta di cornice attorno al viso entro la quale, come un’opera d’arte, si creava un trucco ispirato all’abito che avrebbe indossato la ragazza. Per la prima volta le 12 Marie indossavano abiti diversi, tutti del ‘700 in onore al tema del Carnevale, ed il make-up, seppur personalizzato, aveva alcuni dettagli uguali per tutti. Si è così rispettata la tradizione delle Marie vestite tutte allo stesso modo, in modo che si sentano un unico gruppo, ma allo stesso tempo se ne rispettano le caratteristiche individuali. Grazie alla fiducia riposta nel progetto da Mariagrazia Bortolato abbiamo visto Giovani che si affidano a giovani sotto lo sguardo vigile e competente di Francesco Briggi e Samantha Peluso, e le indimenticabili acconciature realizzate da Maria Antoci di Mary hair staylist.
Culmine degli eventi legati alla Festa delle Marie è. la proclamazione della Maria dell’anno. Elena Sofia Cesca ha indossato sul palco di Piazza San Marco una creazione di Francesco. Ciò che rende inconfondibile ogni opera del maestro Briggi è l’unione di creatività, conoscenza sartoriale e capacità manuale. Per questo ogni abito è diverso: sapendo utilizzare qualunque materiale l’unico limite è la fantasia! L’abito per la Maria vincitrice del Carnevale 2025 riassume l’anima di Giacomo Casanova. Un uomo libero: libero di amare, di conoscere, di studiare, di divertirsi rimanendo bambino ma allo stesso tempo creando il mito del più grande fra i seduttori. Un abito azzurro, come quello usato per la fuga dai Piombi, è l’unione fra una giacca maschile ed un abito da donna, a sottolineare il suo amore per il femminile che non ha mai umiliato né sfruttato, liberando il suo lato da esteta che godeva anche del piacere della seduzione. Un uomo complesso, che grazie a Francesco Briggi ha ripreso vita in un abito che ha illuminato Piazza San Marco.