Raffaele Dessì

Ultimo arrivato nelle fila dell’Atelier Pietro Longhi, Raffaele, inizia a studiare violino, pianoforte e solfeggio all’età di sei anni. All’età di 17, con studi di epigrafia fenicio-punica, intraprende un percorso che lo porterà a conoscere metodi di ricerca e ricostruzione tipici della formazione archeologica. Dopo l’iscrizione allo IUAV, facoltà di Architettura, continua a frequentare campagne di scavo e rilievo in siti archeologici internazionali.
Grazie al maestro Mara Bortolato si riavvicina allo studio della musica e della danza storiche. Questo raggruppa le sue passioni, unendo la ricerca storica d’archivio con la musica e la danza. All’età di diciannove anni si esibisce per la prima volta in Piazza San Marco, per poi continuare su palchi internazionali da Los Angeles a San Pietroburgo, Helsinki, Parigi e Barcellona. Completato il corso di studi universitari con una tesi sull’iconografia del cerimoniale veneziano della fine del 1500, lavora inizialmente in studi d’architettura che lascia seguendo la passione per la danza e per lo spettacolo entrando nell’universo Atelier Pietro Longhi. Grazie al supporto di Francesco ed Anna produce regie per numerosi eventi di rievocazione e non, dove cultura ed intrattenimento convivono all’interno di palazzi fra i più importanti d’Europa. Alla parte di produzione registica si affiancano conferenze sull’approccio filologico alla rievocazione storica e sull’evoluzione della moda, tenute per istituzioni quali la Scuola Grande San Giovani Evangelista di Venezia, ARS di Urbino, Istituto della Cultura Italiano di Helsinki, SLCM di Basilea e Lugano, il corso di Storia dell’Arte Moderna allo IUAV.
Grazie alla propensione naturale allo sviluppo dello stile, diventa un fine conoscitore della moda sino alle più recenti tendenze, arrivando alla scrittura per Skira di un capitolo per il catalogo della mostra permanente a Palazzo Pitti “I tesori della Fondazione Buccellati”.
Molte le presentazioni per Venezia da Vivere di brand del lusso internazionali e veneziane come che si affiancano alla produzione esecutiva con ricerca dai set agli arredi e suppellettili con lettura critica dei testi per documentari prodotti da ZDF, Arte, Canale 5, Rai.