Riassumere in un cortometraggio la passione, cultura e capacità artigianale di diversi artisti non è cosa semplice; Tiemo Weidmann ci è riuscito: le mani di Francesco Briggi hanno realizzato un costume barocco utilizzando tessuti Rubelli, di cui si sono mostrati sia i telai manuali che quelli meccanici, i pizzi della Martina Vidal, la più importante ditta produttrice di merletto veneziano, un cappello realizzato appositamente da Anna Zappella, la cappellaia dell’Atelier Pietro Longhi.
Per completare il sogno dell’ospite veneziana, l’attrice Bettina Andriolo, Francesca Ceccamore di Kartaruga ha realizzato una Bauta ed infine Nardi, l’unica alta gioielleria veneziana, ha prestato degli spettacolari gioielli ispirati ad originali conservati al Museo Poldi Pezzoli, dimostrando che già nel 1700 il carnevale fosse d’ispirazione per produrre pezzi unici!
Perfetti ambienti per raccontare Venezia in ogni sua epoca l’hotel Heureka, dove la tradizione si incontra col design contemporaneo e la Scuola Grande San Giovanni Evangelista, l’edificio simbolo del Rinascimento veneziano.
È nato così un concerto perfetto, nato dall’ armonia la cui anima è Venezia con la sua bellezza.
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